Pagine

lunedì 6 agosto 2012

SANTENA, DOPO LA SCHIUMA NELL'ACQUA, ADESSO L'ECATOMBE DI PESCI NEL BANNA. (è bene che l'Arpa pubblichi i dati!!)

Inaccettabile! Senza se e senza ma. Uno spettacolo veramente indegno quello di cui siamo stati testimoni ieri mattina, lungo le rive del torrente Banna nel tratto in cui attraversa l'abitato di Santena. (segue....)

Si credeva risolto, o quantomeno in fase di risoluzione, la situazione riportata da questo blog alcune settimane addietro, che potete consultare per completezza d'informazione accedendo a questi due link 1) cosa scaricano nel banna? 2) l'inquinamento-del-torrente-banna.aggiornamento. 

L'intervento dell'amministrazione comunale di Santena, guidata dal Sindaco Baldi in primis, si era attivata immediatamente, a seguito della prima segnalazione che trovate descritta nel link di rifeirmento nr 1) , tanto che l'Arpa prontamente era giunta a Santena per effettuare dei prelievi delle acque e condurre degli esami di laboratorio per capire quali sostanze, il Torrente Banna era costretto a trasportare, suo malgrado, per via dell'insensibilità di alcuni persone  senza scrupoli.

La stessa Agenzia Regionale, pur non comunicando pubblicamente i dati delle analisi - non sono reperibili sul loro sito internet- interveniva mediaticamente, riferendo come la problematica non era ascrivibile a scarichi verificatisi nel Comune di Santena, quanto ad alcune attività industriali insediate a Poirino, che tendevano a riversare nelle acque del Torrente i residuati delle loro lavorazioni.

Dinanzi ad un intervento tanto tempestivo, coordinato sotto tutti i punti di vista, mai avrei creduto di svegliarmi e ad apprendere tale "squallida" notizia, agitando in me una rabbia spropositata, immaginando di trovarmi difronte a chi si è macchiato di tale nefandezza, provocando la morte di centinaia e centiania di pesci, oltre ad un danno ambientale, alle acque del Torrente Banna ed alla città di Santena  inqulificabile.

Spesso si tendono a sottovalutare i reati ambientali, credendoli lontani dalla nostra vita, in quanto a primo impatto non sembrano intaccare la nostra tranquilla vita quotidiana. 



I prodotti del tipo industriali scaricati nei fiumi provocano vere e proprie stragi nelle comunità acquatiche. Gli effetti si vedono soprattutto sui pesci ed è questo il caso verificatosi domenica mattina.
È provato che molte sostanze acide, i solfuri, l’ammoniaca, paralizzano le reazioni biochimiche e provocano la morte dell’animale. L’aumento di temperatura delle acque, che implica completamente un aumento del consumo di ossigeno, può minacciare seriamente la vita acquatica.

Vediamo più da vicino da dove ha origine l'inquinamento delle acque e le conseguenze derivanti, a cui l'uomo troppo spesso tende a non dare la giusta importanza.



Dalla lettura seguente capirete che, in buona sostanza, tutte le ipotesi formulate anche l'estate scorsa, sono da ricollegare in buona totalità al solo inquinamento delle acque. Aumento delle temperatura, proliferare di alghe, presenza di macchie sospette non lasciano dubbi ed è forse il caso di richiedere adesso  un intervento deciso! 


Le sostanze inquinanti arrivano ai corpi idrici come scarichi localizzati (fognature) oppure diffusi (drenaggio di terreni agricoli). Un inquinante viene definito tale quando il corpo idrico che lo riceve non riesce a smaltirlo. Le attività umane producono rifiuti che in parte vengono riciclati, in parte depurati, e in parte trascurati e abbandonati nel suolo e nelle acque, ed è proprio questa una delle cause principali dell’inquinamento.

L’inquinamento delle acque può essere distinto in:

- biodegradabile, quando il corpo idrico è in grado di autodepurarsi dalle sostanze in esso presenti.
Questo tipo di inquinamento è dovuto a sostanze organiche di origine biologica provenienti da scarichi civili, agricoli, zootecnici, industriali. Il grado viene misurato attraverso il BOD (domanda biochimica di ossigeno) che indica la quantità di ossigeno richiesta dai decompositori per degradare le sostanze presenti fino allo stato di minerali (CO2, nitrati, solfati, ecc…).
Il valore del BOD è direttamente proporzionale alla quantità di sostanze decomponibili presenti, quindi tanto più è elevato tanto maggiore è il grado di inquinamento.

- non biodegradabile, quando è dato da sostanze inorganiche che provengono da lavorazioni industriali del settore chimico, metallurgico, conciario, e da molte sostanze organiche di sintesi.
Questo tipo di inquinamento può essere stimato attraverso la misura del COD (domanda chimica di ossigeno).
  • termico, deriva da numerose attività umane, quali l’industria metallurgica, chimica, termoelettrica, petrolchimica, che producono calore di rifiuto da smaltire nell’ambiente esterno. Di solito il recettore è un corpo d’acqua superficiale, e subisce pertanto una perturbazione termica rispetto al suo stato naturale.

CONSUMO DI OSSIGENO

I batteri aerobi utilizzano l’ossigeno per degradare il materiale organico inquinante, consumando l’ossigeno disciolto nell’acqua, si viene così a creare un ambiente diverso, più carente in ossigeno rispetto a prima. Se il corpo idrico ricevente è poco profondo, particolarmente fluente e tumultuoso, l’ossigeno atmosferico va a compensare l’ossigeno disciolto, e l’anidride carbonica prodotta dalla decomposizione e ceduta all’atmosfera. Contrariamente se il corpo idrico ricevente è poco fluente, e particolarmente calmo, il consumo di ossigeno e l’incremento dell’anidride carbonica sono inevitabili, apportando numerosi cambiamenti. I pesci ed altri organismi che richiedono ossigeno iniziano così a morire, andando ad aggiungersi alla materia organica da degradare.


FORMAZIONE DI GAS


Un possibile gas presente è l’ammoniaca, la quale deriva principalmente dalla decomposizione microbica delle proteine. In presenza di ossigeno l’ammoniaca viene ossidata a nitrati e nitriti, i quali una volta consumato l’ossigeno vengono ridotti ad azoto gassoso. Contemporaneanente i batteri anaerobi utilizzano l’ossigeno presente nei solfati, producendo H2S dal caratteristico odore sgradevole. Vengono prodotti anche CO2, l’idrogeno gassoso, e matano.

EUTROFIZZAZIONE


E’ una forma d’inquinamento molto insidiosa, che colpisce soprattutto i corpi idrici a lento ricanbio. Consiste nel graduale incremento della produzione delle alghe, impoverendo le risorse ittiche, e degradando la qualità dell’acqua. L’aumento della crescita di queste alghe è stimolato da un carico eccessivo di fosforo e azoto contenuti nei fertilizzanti agricoli, detergenti, detersivi, e altri prodotti di scarico. L’acqua che riceve questi composti diventa più fertile, facendo aumentare il numero di piante che consumano lo spazio normalmente destinato ai pesci. Quando muoiono si depositano sul fondo per essere decomposte dai decompositori i quali utilizzano così l’ossigeno disciolto provocando la morte dei pesci. (E' questo il caso dell'evento verificatosi lo scorso anno sempre nelle acque del torrente Banna)


INQUINAMENTO RADIOATTIVO


E’ dato dalla presenza di isotopi radioattivi, forme radioattive di elementi chimici, che hanno un tempo di abbattimento molto lungo (in alcuni casi anche un milione di anni), e delle radiazioni che apportano delle conseguenze negative agli organismi che vivono in acque inquinate con questo tipo di scarichi. Le radiazioni danneggiano i tessuti di piante e animali, e causano mutazioni genetiche anche permanenti, sterilità degli organi riproduttivi, e in molti casi anche la morte.


INQUINAMENTO DA DETERSIVI


I detersivi tendono a formare schiume che impediscono il contatto tra l’acqua e l’aria e quindi l’ossigenazione dell’acqua stessa. .


INQUINAMENTO DA OLI, GRASSI, E SOLIDI SOSPESI.


Questo tipo di inquinamento è molto dannoso per l’ambiente, in quanto impedisce all’ossigeno di venire a contatto con l’acqua formando una barriera tra i due. Inoltre impedisce alla luce di entrare nella massa acquosa, ostacolando la fotosintesi clorofilliana. Tutto questo avviene anche quando le acque sono torbide a causa di materiali solidi sospesi.


INQUINAMENTO DA METALLI TOSSICI


Gli effetti dei metalli tossici come il mercurio, arsenico, cadmio, e piombo sono molto dannosi. Il mercurio inorganico tende a depositarsi sul fondo di fiumi e laghi. I batteri anaerobi lo convertono in metil mercurio, il quale causa seri danni al sistema nervoso e al cervello degli animali e dell’uomo, e può provocare anche delle mutazioni genetiche.


Attendiamo con ansia a questo punto i dati bio-chimici delle analisi effettuate dai tecnici dell'ARPA sia a luglio che nella mattinata di ieri, per informare la popolazione su cosa veramente scorre nel torrente Banna e su chi i cittadini devono ringraziare per il verificarsi di questi fenomeni. Basta con la privacy, chi si macchia di questi reati deve avere la gusta "pubblicità" e le giuste sanzioni!


(Dati ed informazioni tecniche tratte dal sito istituzionale del Comune di Pavia)

0 commenti:

Posta un commento

Lasciate un vostro commento!