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lunedì 10 settembre 2012

IL COMUNE DI SANTENA NON SI COSTITUISCE PARTE CIVILE NELLA VICENDA DELLA "CASA FANTASMA".

Torna nuovamente alla ribalta la vicenda della "casa fantasma" di Via Trinità nr 67 a Santena. Tengo sempre a precisare come il numero civico 67 sia un'invenzione artistica del proprietario del terreno che, in tutta questa vicenda paradossale di abusivo, per non essere da meno, ha voluto creare anche il numero. (segue...)

Siamo alle battute conclusive di una storia che ha del grottesco e che rappresenta al meglio ogni "deficienza" del sistema italico, in attesa del pronunciamento del T.A.R Piemonte che, in data 06.12.2012, emetterà la propria sentenza mettendo la parola alla fine alla vicenda.

Sistema che sembra  permettere ad una persona qualsiasi di svegliarsi una mattina, dopo aver in maniera premeditata innalzato a protezione vari arbusti, e procedere come se nulla a fosse nel costruire una piccola casetta in una zona soggetta a vincolo.

immagine di repertorio
Dubito vivamente che si possa evitare l'abbattimento o quanto meno che l'immobile possa restare nella disponibilità del Capomolla Rocco.

Almeno questo è il mio augurio, nel tentativo di evitare un pericoloso precedente che possa permettere di costruire dalla sera alla mattina in ogni punto della città, facendo sorgere abitazioni come funghi, senza che vengano richiesti i necessari permessi edificabili ed in zone soggette a vincoli 


Forse si poteva intervenire prima, bloccando sul nascere la costruzione abusiva del manufatto. Forse si potevano decretare prima le due ordinanze di demolizione, evitando che la "casa fantasma" fosse quasi al completo, sequestrando l'area interessata dalla costruzione. 
Tanti forse indubbiamente ma la cosa certa è che non siamo qui per fare processi al passato, che ovviamente non porterebbero ad alcun risultato. 

L'incredibile tuttavia non conosce confini e limiti. Il Capomolla Rocco in tutta questa storia, forte non si sa di quale convincimento giuridico, invece di percorrere quantomeno la via del silenzio cercando di seguire con discrezione il tutto, essendo sicuramente a conoscenza in cuor suo delle palese violazioni commesse, arriva addirittura nel corso degli anni a percorrere ripetutamente le vie legali, ricorrendo sino al Presidente della Repubblica.

Ricorso chiaramente respinto con nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 27.07.2012, il quale  Ministero  inviava all'attenzione del Comune di Santena il dispositivo con firma in calce del Presidente della Repubblica.

Il prossimo 03 ottobre 2012 all'interno dell'aula dibattimentale della Procura di Torino- sezione distaccata di Moncalieri- la parte di rilievo penale della vicenda, ovvero il dibattimento a carico del Capomolla Rocco, ritenuto colpevole di aver violato l'art 44, 1°c lett. B) D.P.R. 380/2001 in relazione all'art 32 comma 47 L.326/2003.
Norme quelle citate ricadenti all'interno del diritto urbanistico.

L'Autorità Giudiziaria procedente ha individuato,  all'interno del procedimento penale a carico del Capomolla, quale parte offesa il Comune di Santena notificando un decreto di citazione a giudizio, con facoltà di costituirsi parte civile, dove in virtù del danno subito l'Amministrazione poteva optare per la figura del  risarcimento o della restituzione, dove per restituzione si intende la possibilità di ottenere un ripristino dello stato dei luoghi prima che intervenisse il fatto-reato.

In tutto questo però il Comune di Santena ha deciso di non costituirsi parte civile, facendo proprio il parere dell' Avv. Lo Presti, ritenendo tale condizione non necessaria in attesa della sentenza del 06 dicembre 2012 ad opera del T.A.R. Piemonte. 
Parere che potete consultare cliccando qui.

In questo groviglio di leggi, ricorsi, ordinanze di demolizione e pareri quello che più conta è che si arrivi alla giusta conclusione di questa vicenda, che all'apparenza può strappare qualche sorriso per il suo sviluppo ma che produce rabbia, soprattutto vedendo come la costruzione non si sia ancora arrestata, essendo da poco sorta una cancellata con tanto di muretto e pavimentazione in fase di realizzo.

Segno che il Capomolla è l'unico che ad oggi, in tutto questa situazione,  sta sorridendo in barba alle rispetto delle leggi e del comune senso civico.

2 commenti:

  1. ciao Graziano,
    ben tornato.
    Non potevi restare dov'eri? :-)
    Sei l'unico che continua a seguire questa vicenda della casa abusiva di via trinità, mi incuriosisci e mi fai approfondire la questione che mi crea notevoli turbamenti intestinali.
    Non sono avvocato e quindi il mio parere potrebbe, forse, contenere qualche inesattezza però non ho intenzione di scrivere un trattato giuridico ma solo fare alcune considerazioni.

    Non sono un giustizialista ad ogni costo ma in questo caso avrei distinto il piano amministrativo da quello penale.
    Di solito la costituzione di parte civile di un Ente importante (nel nostro caso il Comune di Santena) lancia un segnale non scritto che dice: "cari signori che vivete al di fuori della legge sappiate che noi siamo molto attenti e chiediamo al Giudice che, se riconosce che avete commesso dei reati gravi ai danni della collettività, vi dia il massimo della pena".

    Il Comune di Santena in base alla "prassi seguita in casi simili" rinuncia a costituirsi parte civile.
    Cosa stiamo dicendo alla magistratura ed alla collettività?
    Forse che il reato commesso non è tanto grave?
    Costruire una casa abusiva mah che problema c'è ... se ne costruiscono tante, una più una meno non farà tanta differenza?
    Quale sarà l'effetto di una eventuale sentenza molto mite?
    Cosa rischia il nostro intrepido costruttore una multa da qualche centinaia di "euri"?
    Una delle ultime domande che mi sorgono spontanee: quali sono i "casi simili" in cui la prassi seguita è stata questa?
    Forse il caso di cui al nr. 755 di Registro dell'Albo Pretorio Online?
    O ce ne sono stati altri magari più gravi?

    Dal titolo dell'ordinanza del TAR risulta che il Comune abbia deliberato l'acquisizione dell'immobile.

    PERCHE' NON E' STATO PREVISTO FIN DA SUBITO L'ABBATTIMENTO DEL IMMOBILE ABUSIVO PREVEDENDONE L'ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE?
    Spero che sia solo un problema burocratico ed una volta acquisito tale immobile possa essere
    A B B A T T U T O

    Sandro Tarulli

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  2. Ciao Sandro,
    non so darti un parere tecnico circa la decisione presa dall'Amministrazione Comunale.
    Sicuramente in questa decisione, influisce di molto il pronunciamento del TAR previsto per il prossimo 6 dicembre 2012.

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