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lunedì 28 novembre 2011

Presentazione a Santena del volume alla memoria di Libero Grassi. Foto e sensazioni.

Scusate il ritardo.
Sì, scusatemi perchè un evento come quello svoltosi il 23 novembre presso la Scuola Media G. Falcone di Santena, meritava la pubblicazione immediata di un resoconto.
Per adesso propongo il mio, in attesa degli scritti di chi vi ha partecipato, di chi voleva esserci e non ha potuto e, se possibile, anche di chi non è voluto intervenire perchè crede che questi argomenti non vadano trattati.
Partiamo dall'inizio. Sono le ore 20.30 e arrivo al cospetto della Scuola Media "G. Falcone", buio assoluto, cancello chiuso, sale l'angoscia in me e mi dico "Cominciamo bene, non che mi aspettassi chissà quante persone ....ma così proprio no!".
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Il custode, dopo aver suonato, mi apre e mi fa entrare nella sala riunioni, di li a poco arriva Filippo Tesio, uno degli organizzatori della serata che subito si adopera per allestire la sala.
E, a seguire, arriva anche Chiara Caprì, autrice del libro in compagnia del suo entourage che, a dispetto dell'impegnativa parola , sono tutti giovanissimi e che allestiscono il banchetto-vendita del libro in presentazione, di un ulteriore libro scritto da Don Ciotti ed una serie di prodotti frutto del lavoro dei terreni agricoli confiscati alla mafia.
Siamo in pochi, l'unica nota stonata della serata,  ma in fondo, come alcuni mi hanno suggerito, bisogna pur partire da una base e sperare che il mondo di domani possa veramente cambiare.
La serata inizia in leggero ritardo sulla tabella di marcia, presumo nella speranza di far giungere quante più persone possibili.            Ore 21.10 si parte, Filippo Tesio inaugura la serata presentando Chiara Caprì e il suo libro "Libero, l'imprenditore che non si piegò al pizzo", un volume dedicato alla memoria di un uomo qualunque che non si è piegato alla volontà di soggetti senza scrupoli, sfidandoli apertamente, anche in apparizioni pubbliche, restando vittima di un agguato infame, dopo essere stato abbandonato dalle Istituzioni.
Chiara, nel suo intervento, ci parla della Sicilia, di questa terra fantastica, calda ma vittima della mafia da decenni, stretta nella sua morsa, senza apparenti vie d'uscita, essendo la politica e le istuzioni in genere colluse con il sistema, fucina dei clan per molti giovani senza lavoro o che hanno fretta di fare soldi e che reputano conveniente vendere la propria vita, la propria dignità a questi mercanti di anime e disperati.      
Chiara ci dice tuttavia che anche la Sicilia, terra di apparente illegalità, ha degli alberelli sani che nascono, crescono e lottano con difficoltà per portare quel messaggio di speranza e di cambiamento che tutti i cittadini di quella terra aspettano con ansia.
Alberelli che inizialmente erano 7 e che la mattina del 30 giugno 2004 decidono, ingenuamente, di far venire un coccolone a tutta la città di Palermo, riempendo i muri di manifesti listati a lutto che recitavano "Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità»
Un grido di dolore, di denuncia, nato da 7 ragazzi qualunque, ragazzi che avevano voglia di aprire semplicemente un pub, sapendo che con la nascita di tale attività si sarebbero scontrati con le ievitabili richieste di pizzo.
Di li a poco quei ragazzi avrebbero dato vita al comitato di Addiopizzo, risvegliando le coscienze di una città, di un'isola intera.
Un intervento ad effetto quello di Chiara, sia per l'intensità sia perchè viene dalla personalità di una ragazza di soli 25 anni  che già da diversi anni è in prima fila nella lotta alla mafia, nonostante le sue aspirazioni di vita coincidano con i desideri comuni di una qualsiasi ragazza o ragazzo di quell'età.
Nella seconda parte della serata,  i ragazzi del presidio di "Libera" operanti su Chieri, presentano  lo sportello "SOS-Giustizia" nato per occuparsi delle vittime e di usura ed estorsione, dei testimoni di giustizia e i familiari delle vittime di mafia. 
Ragazzi del presidio che ringrazio per aver portato questo messaggio di speranza anche qui a Santena 
e  con i quali mi auguro, in futuro,  di restare in contatto e rivedere a partire dall'incontro del 6 dicembre a Villastellone.                     
Nella terza ed ultima parte, Filippo Tesio, dà vita ad un piacevolissimo dibattito tra i presenti, dove si sono succeduti interventi e racconti di esperienze vissute in prima persona, oltre che di semplici sfoghi.                                                                     
 Ovviamente anch'io mi sono cimentato in questo, parlando ai presenti e rappresentando la mia situazione di disagio, la mia voglia di cambiamento, di impegnarmi in un progetto comune che accomuni più persone possibili, dando speranza al nostro diritto al futuro.
Non ricordo a memoria gli interventi di tutti gli intervenuti e mi spiace non riportarli, almeno in parte, ma sappiate che quella sera, la Santena perbene, ha piantato un paletto di legalità nella scuola media, quest'ultima dedicata ad una persona morta per mano della mafia e che a tutti ha fatto capire che le mafie si possono combattere e vincere , persona che risponde al nome di Giovanni Falcone.
E concludo con l'episodio più bello della serata, un qualcosa che mi ha scosso positivamente e che mi ha fatto pensare tutta la notte seguente, la stretta di mano di una persona che si è presentata a me e che mi ha fatto perdere il fiato.
Ecco aver stretto la mano a quella persona, quella sera, in quell'occasione, vedere i suoi occhi brillare, avere la sua stima e ringraziamento, credetemi non è qualcosa che capita tutti i giorni.
Concludo così la mia pagina di diario, frutto di una serata ricca di emozioni.
                       

1 commenti:

  1. è stata una serata molto interessante. Un libro che vi consiglio di leggere perchè molto carino ed interessante. Gli interventi fatti dai pochi presenti, che non hanno avuto paura di mettere la faccia e parlare dei problemi che ci sono a santena,spero risvegli le coscienze di molti.

    Mi auguro che dai pochi di questa serata, possiamo chissà diventare 100,1000 etc e far smuovere questa piccola cittadina, allontanandola dall' oscurità dei problemi e riportarla al sereno :D

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