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domenica 22 gennaio 2012

SANTENA DA' IL BENVENUTO AL PRESIDIO DI LIBERA INTITOLATO A “LIBERO GRASSI”

Lasciatemelo dire con soddisfazione ed entusiasmo, prima di ogni altra cosa “Finalmente ce l’abbiamo fatta!!

E pensare che l'idea si è concretizzata  nel giro di poco più di due mesi, anzi domani saranno trascorsi esattamente due mesi dal giorno in cui molti componenti del presidio di Santena/Villastellone si sono conosciuti per la prima volta.
Era il 23 novembre quando presso la scuola media “G. Falcone” di Santena veniva presentato il libro di Chiara Caprì in ricordo di Libero Grassi, l'imprenditore siciliano ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991. 
Quello stesso giorno, dopo qualche parola insieme, era  già nato inconsciamente un gruppo.
Un gruppo che ieri, dopo alcuni incontri preliminari, è stato presentato e “battezzato” nel corso  dell’incontro svoltosi con i vari referenti dei presidi di Libera sparsi in Piemonte.
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Sono passate da poco le ore 15:00 quando prende il via l'incontro e subito si parte con la proiezione di spezzoni del servizio televisivo "Mafie al Nord", andato in onda domenica 15 gennaio alle 21.30 su Rai3, nel corso della trasmissione "Presa Diretta".
Spezzoni di pochi minuti per riguardare le parti salienti del servizio-inchiesta sviluppato tra Piemonte e Liguria e che ha visto interessato anche la cittadina di Santena, a dimostrazione che forse non è solo sensazione ma qualcosa di concreto, qualcosa che molti tendono a nascondere, sottovalutare, addirittura negare effettivamente c'è.
Qualcosa che è contenuto all'interno del dossier di Narcomafie da cui ha  preso vita il servizio.
Proprio la visione dell'inchiesta dedicata a Santena è stata occasione, grazie all'intervento della referente Piemonte per Libera Maria Josè Fava,  di  presentare il presidio "Libero Grassi" ed i suoi componenti.
Momento in cui non si sono sprecati gli scatti fotografici, gli applausi, gli in bocca al lupo da parte di tutti i presenti e che ha visto la consegna di due vessilli di Libera  alle referenti del presidio: Caravetta Cristina per Santena, Paola Fazzolari per Villastellone.
Un momento intenso in cui si è avuto subito la sensazione di essere parte di un qualcosa, di una famiglia, dove tutti sanno capire e comprendere quello che dici, le tue sensazioni in quanto anche loro o hanno vissuto certe situazioni  in prima persona o sono lì per denunciare, cambiare un sistema malato, non piegandosi al "potere" di qualcuno.
Dopo la presentazione del presidio si è continuato nella proiezione di ulteriori parti del servizio giornalistico, con particolare riguardo al caso di Leinì.
L'incontro ha visto la sua conclusione con un piccolo dibattito, di circa un quarto d'ora dove i presenti hanno potuto esprimere il loro pensiero sui temi affrontati nel corso della proiezione.
L'occasione è stata colta da Domenico Galizio che ha manifestato alcune perplessità sull'incisività dell'azione della magistratura torinese, e sulla forse poca attenzione, che i filoni d'inchiesta dedicano alla situazione di Santena.
Questo perchè nonostante alcuni tentativi di denunciare, la presenza di esposti  in cui si citavano situazioni degne di nota, nulla sino ad adesso si è mosso.
Ed in effetti il pensiero di Galizio non può essere non condiviso dinanzi ad un apparente immobilismo giudiziario.
Situazione che si scontra difronte ad una serie di denunce che raccontano di  fatti ed episodi ben precisi e documentati e che con estrema lentezza e difficoltà stanno cercando di andare avanti.
Se pensiamo che il processo  a carico di D'Alcalà Vincenzo e Pasquariello Giuseppe si è concluso in Corte d'Appello solo l'anno scorso a seguito dei fatti per i quali erano imputati nel 2002, non si può non  condividere il tutto.
Questa situazione di apparente normalità che regna a Santena, il fatto di non essere stata neanche sfiorata, almeno ufficialmente,  dall'operazione "Minotauro" dello scorso giugno ha dato occasione a più di qualcuno di affermare, anche in alcune sedi prestigiose, che nulla di quello che si racconta in tv o sui giornali è vero.
E allora concludo con una bellissima frase di Maria Josè Fava raccolta durante un discorso pronunciato dal procuratore capo della Repubblica di Torino, Giancarlo Caselli: "Stupirsi di questo sistema è come scoprire che la pioggia bagna. La pioggia BAGNA! Ed è forse il caso di aprire gli ombrelli!".-



2 commenti:

  1. Finalmente ce l'abbiamo fatta!!!
    E' proprio il caso di dirlo e urlarlo...sono felice e spero che questo fantastico gruppo di cui facciamo parte ce la possa sempre fare in ogni cosa!!!
    La grinta e la voglia di fare non ci manca e mi auguro che non ci abbandoni mai!!!
    Infine, auguro a tutto il gruppo un BUON VAGGIO!!!
    BUON VIAGGIO A TUTTI NOI!!!

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  2. Eh si...finalmente siamo un gruppo a tutti gli effetti!! Volevo ringraziare tutti i ragazzi, dal primo all'ultimo per la gioia e l'impegno che mettono in questo progetto. Siamo solo all'inizio del cammino ma siamo un gruppo che promette bene. Sono felice di far parte di questa famiglia e spero che riusciremo ad allargarla!!! Un imbocca al lupo e un "in culo alla balena" a tutti noi!!!

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