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domenica 19 febbraio 2012

TORINO, SI CHIUDE LA TRE GIORNI DI FORMAZIONE DEI RAGAZZI DI "LIBERA". LA TESTIMONIANZA DEI RAGAZZI DEL PRESIDIO DI "SANTENA/VILLASTELLONE"

Si sta concludendo in questi minuti,  la tre giorni di formazione organizzata dall'Associazione "LIBERA" rivolta a tutte le realtà associative presenti sul territorio piemontese e a cui, il presidio "Santena-Villastellone", ha partecipato con alcuni dei suoi membri.
Una tre giorni ricca di appuntamenti, momenti dedicati alla formazione, lavori di gruppo ed interventi di rilievo tra cui è d'obbligo citare quello di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. (..... segue)


Ho avuto modo di partecipare, nella sola giornata di venerdì, a questa iniziativa ricca di contenuti e momenti di aggregazione.
Un'esperienza immensa, per lo spirito e il forte senso di coesione che si ricava sin da subito, già entrando all'interno della "Fabbrica delle E", luogo dell'incontro in sostituzione  della Certosa Gruppo Abele di Avigliana, resa indisponibile dalle conseguenze del grave maltempo che si è abbattuto sulla regione nelle settimane scorse.
Ho avuto la fortuna venerdì, nonostante gli impegni lavorativi, di ascoltare l'ultima ora del discorso pronunciato da Don Ciotti,  restandone particolarmente colpito.
Un discorso che questo passaggio racchiude in modo particolare: -"E'importante continuare a scovare con coraggio, senza abbassare la guardia e accontentarsi di quello che si fa, senza disattivare il radar dell'intelligenza critica ed autocritica, per trovare il modo di fare quel qualcosa in più"-.  
Un invito a non mollare, ad andare avanti nella difesa dei valori della legalità, a non accontentarsi del lavoro svolto, ad "essere folli" perchè le mafie sono in grado di rigenerarsi in breve tempo, subendo solo parzialmente il colpo dato dagli arresti e dalle indagini giudiziarie, grazie al loro forte radicamento sul territorio e grazie all'assenza dello Stato in alcune aree geografiche italiane.
Concetto ancor più evidenziato da quest'altro passaggio :"- Dobbiamo evitare il pericoloso atteggiamento, così come affermava il giudice Borsellino negli anni  '86-'87, di restare vittima di "perniciose illusioni", ovvero  di evitare nel momento del massimo contrasto alla mafia, di avere la sensazione di aver sconfitto la mafia stessa, perchè quest'ultima, soprattutto nell'ultimo periodo, si sta rigenerando, sta reclutando giovani ed è pericolo abbassare la guardia".-
Parole forti  che devono entrare a far parte parte del bagaglio culturale di quanti credono nei valori della legalità, in quanto l'errore più grande che si può commettere è quello di sottovalutare le associazioni criminali, nel momento in cui queste diano l'impressione di essere sotto attacco da parte dello Stato.
Non si deve correre il rischio, in quei momenti "storici" dettati dagli arresti di personalità di spicco delle organizzazioni criminali,  di allentare la tensione, ritenendo di aver sconfitto definitivemente il male.
Al termine del proprio intervento Don Ciotti ha espresso fermamente, ancora una volta, la  presa di posizione di tutto il mondo di Libera, contro il Codice Antimafia, che potrebbe portare ad un importante passo indietro nella lotta alle mafie.
Vari aspetti del Codice, ricorda Don Ciotti,  sono e necessitano di essere rivisti, questo "perchè  il 75% dei familiari delle vittime di mafia  ancora non conosce i responsabili di queste uccisioni, per evitare che si celebri solo la memoria".

Una tre giorni indimenticabile, per le sensazioni e per le emozioni vissute che una tastiera  non può e non riesce a descrivere


1 commenti:

  1. 1- Libera chiede il TESSERAMENTO dei propri presidi, da una parte per ribadire la propria presa di posizione sul tema, dall'altra per una questione di autofinanziamento dei coordinamenti provinciali e di Narcomafie
    Importante sottolineare come questi siano fondi propri, non derivanti da richieste o da accordi con soggetti terzi.

    2- Libera chiede ai propri presidi di attenersi alle PRIORITà nazionali e provinciali (e farle proprie), prima di guardare alle problematiche del proprio territorio.
    La priorità del 2012 è "la mafia al nord".

    3- Nelle riunioni del presidio è bene darsi precisi OBIETTIVI, con lo scopo di sensibilizzare e soprattutto di costruire la propria Rete (il cambiamento è basato sull'aggregazione!)

    4- Il percorso attuato dal proprio presidio deve essere CONDIVISO E AGGREGANTE;
    gli eventuali nuovi membri che si avvicinano a Libera tramite il nostro presidio devono essere inizialmente seguiti e messi al corrente delle attività che si stanno svolgendo, prima di buttarli direttamente nel mezzo di una riunione di cui non capiranno nulla!

    5-RESPONSABILITà DELLA PROPOSTA: Idee chiare su ciò che si vuole proporre alla società civile sul proprio territorio!

    6- Ogni aderente a Libera deve essere TESTA E BRACCIA: ogni attività significa riflessione, ma anche aiuto logistico, condividendo una sorta di corresponsabilità. Naturalmente è necessario il buon esempio dei "veterani" rispetto ai nuovi arrivati.

    7- Tenere d'occhio la FATTIBILITà dell'evento.
    -Siamo in grado di organizzare il tutto? ce la facciamo? se sorgono dubbi senza un'adeguata soluzione, è meglio evitare e concentrarsi su un altro progetto.
    -COSTI (sia economici che temporali) Il progetto è sostenibile? è ovviamente necessario un evento di autofinanziamento.
    -TEMPI. Muoversi con largo anticipo, in modo da arrivare all'evento con tranquillità.
    -FORMAZIONE. E' necessaria un'adeguata preparazione dei membri del presidio su cosa effettivamente si sta organizzando (letture e formazione di vario tipo).

    8- NON SIAMO UN EVENTIFICIO. Si preferisce filtrare le proposte, riflettendo adeguatamente senza impazzire organizzando più cose contemporaneamente.

    9- LIBERA NON ORGANIZZA EVENTI DI ALCUN TIPO ASSIEME AI PARTITI POLITICI; il presidio può partecipare a eventuali manifestazioni come OSPITE, non come collaboratore, e si preferisce partecipi, se possibile, non con il proprio nome, bensì con il nome di una persona rappresentante (per esempio, "è presente la resp. reg. di Libera Piemonte MJ Fava"

    10- Evitare di estendere l'invito a più ospiti! Si deve avere rispetto per colui che viene a parlare e dargli il tempo necessario per raccontare la propria storia, senza la pressione di rispettare i tempi per poter passare il microfono a qualcun altro.

    11- Quando si sceglie il luogo per un evento, tenere sotto controllo COSTI, AUTORIZZAZIONI E PERMESSI-

    12- COLLABORAZIONI E PATROCINI. Quando l'evento è organizzato in collaborazione con un ente (privato o pubblico), si riconosce tale collaborazione rendendola nota, per esempio tramite l'inserimento del logo dell'ente in questione negli inviti creati dal presidio. In ogni caso, è bene che il patrocinio sia dato con lettera scritta.
    Ovviamente, Libera è perfettamente in grado di organizzare certi eventi in piena autonomia: eventuali rapporti collaborativi sono comunque bene accetti.

    13- COMUNICAZIONE. Utilizzo di E-Mail, Facebook, Blog o altri mezzi concordati.
    Controllare sempre la pagina web di Libera Piemonte!
    La comunicazione con i giornali locali è necessaria: i comunicati stampa inviati devono comunque essere BREVI E CONCISI!

    Idee per eventuali eventi: cene della legalità, rappresentazioni teatrali, laboratori a scuola, banchetti, presentazione di un libro, incontro con un ospite, cineforum, autoformazioni di vario genere, ....

    Alberto Cabras


    Nota: Un sentito grazie ad Alberto per il lavoro svolto!

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