Si sarebbe dovuto svolgere domenica 3 giugno il referendum sulla caccia..... sì, si sarebbe.
E invece la Regione Piemonte, grazie all'approvazione di un emendamento, cancella con un colpo di spugna un referendum le cui firme necessarie furono raccolte esattamente 25 anni fà! (segue....)
La decisione è stata approvata dal consiglio regionale con 28 voti a favore, 18 contrari ed un astenuto
Il quesito referendario regionale piemontese contro la caccia chiedeva l’abrogazione di alcune parti della vigente normativa e richiedeva in particolare il divieto di caccia per 25 specie selvatiche, il divieto di caccia la domenica, il divieto di cacciare su territorio protetto da neve e la limitazione ai privilegi concessi alle aziende faunistico-venatorie.
Di segno opposto le reazioni, come più che prevedibile, le reazioni dei comitati sorti tra i favorevoli ed i contrari al referendum tra chi definisce un colpo alla democrazia quello di non permettere una libera consultazione democratica e chi sostiene che si risparmieranno circa per 20 milioni di euro per un referendum considerato anacronistico.
REGIONE PIEMONTE, ANNULLATO IL REFERENDUM SULLA CACCIA.

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