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lunedì 21 maggio 2012

SANTENA, IL 23-25-26 MAGGIO 2012 "LIBERA" COMMEMORA IL XX° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI CAPACI.

"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni.Questa è la base di tutta la moralità umana."
Parole di J.F. Kenned e citazione che Giovanni Falcone amava spesso ricordare. (segue....)

In quelle parole trovo concentrata, in maniera quasi premonitoria, l'essenza della vita del giudice divenuto, con il suo amico e collega Paolo Borsellino, il simbolo indelebile ed insostituibile di una Nazione.
Una vita spesa nel dovere, nel servire uno Stato malato, corrotto, devastato dagli scandali, dagli intrecci mafia-politica, lui che era uomo dello Stato, nel significato più elegante del termine.
Un uomo che ha fatto quello che doveva fare nonostante la conseguenza estrema, la morte, che l'ha colto allo svincolo di Capaci.   

A differenza di molti miei coetanei, il mito di Giovanni Falcone  e Paolo Borsellino ha accompagnato tutta la mia gioventù dando forse una spinta decisiva al mio destino, facendomi propendere per un'attività lavorativa piuttosto che un'altra.

E' stato uno degli eventi che mi ha segnato più profondamente la strage di Capaci, sia per l'efferatezza sia per l'aver colpito un giudice così impegnato sul fronte dell'anti-mafia.

Lo ricordo bene quel giorno, il 23.05.1992, avevo dodici anni ed ero a casa preso a guardare la tv quando, proprio quella tv,  alla quale mi ero incollato da ore, all'improvviso trasmetteva  la sigla del telegiornale con la didascalia "edizione straordinaria". Nonostante l'età sapevo bene che, un tg fuori dai canonici orari di trasmissione, era un simbolo funesto che preannunciava tragedie.
E così fù, una tragedia dalle dimensioni apocalittiche.
Una giornalista, piuttosto nervosa, quasi smarrita,  dava l'annuncio della strage di Capaci, era l'inconsapevole portavoce di una delle peggiori pagine della storia italiana



(ediz. straordinaria del Tg1 23.05.1992)

Il 23 maggio 2012 saranno trascorsi vent'anni da quel giorno orribile eppure mi sembra ieri, anche se io non sono più un bambino e mi sono trovato a svolgere quel lavoro che, quello stesso  giorno di tanti anni prima che mi vedeva spettatore di quella vecchia tv , mi ero ripromesso in cuor mio quasi a voler vendicare, con l'ingenuità dei miei 12 anni,  quel giudice così coraggioso e suoi tre "angeli custodi" fatti saltare in aria.

A distanza di tanti anni a tener vivo il loro ricordo ci ha pensato l'associazione "Libera, costituitasi  poco più di 6 mesi sui territori di Santena e Villastellone,  che ha colorato proprio la città di Santena in questi giorni con alcuni manifesti, gli eventi commemorativi ideati per commemorare la storia di un giudice che sognava di portare quel cambiamento che ancora oggi noi tutti cerchiamo, nei palazzi romani, che ha inferto numerosi colpi alle cosche mafiose della Sicilia, che ha sognato un'Italia migliore.

Si parte il 23 maggio, alle ore 20:45, presso l'aula magna della Scuola Media "G. Falcone"  di Santena, proprio presso un'istituto scolastico a lui dedicato, con la visione del film-documentario "Uomini Soli" prodotto da Faber Fil e Libera.
La storia di Pio La Torre, Carlo Alberto dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Quattro uomini  che, con il loro sacrificio nella lotta alla mafia in Sicilia, hanno cambiato la storia del nostro Paese.
Una ricostruzione emozionante e dettagliata di quegli anni drammatici fino alle stragi del 1992.



Nel post successivo vi descriverà gli eventi del 25-26 maggio 2012, quando presso l'oratorio "San Luigi" sito in Via Vittorio Veneto a Santena , si disputerà il 1° trofeo "Eroi x sempre", intitolato alla memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo moglie del giudice e ai tre angeli di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.

Fin quando saremo capaci di tramandare ai figli, ai nipoti, il loro ricordo, le attività e l'impegno anti-mafia del Giudice, il sognare un'Italia migliore loro così come tutte le vittime di mafia resteranno vive e simbolo di un passato che non possiamo dimenticare, un baluardo a cui aggrapparci nei momenti di dolore, a non mollare a reagire.

 "La lotta alla mafia non può fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve coinvolgere l’intero palazzo. All’opera del muratore deve affiancarsi quella dell’ingegnere. Se pulisci una stanza non puoi ignorare che altre stanze possono essere sporche, che magari l’ascensore non funziona, che non ci sono le scale... Io vado a Roma per contribuire a costruire il palazzo" (G. Falcone)



Programma degli eventi



1 commenti:

  1. grandissimi eventi per una settimana colma di emozioni!!! grandi tutti

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