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mercoledì 23 maggio 2012

SANTENA, LE SCUOLE MEDIE "G. FALCONE" RICORDANO LA STRAGE DI CAPACI.

Questa mattina, alle ore 12:30, presso la palestra della Scuola Media "G. Falcone" di Santena, gli alunni e il corpo docente dell'istituto hanno voluto ricordare il XX° Anniversario della strage di Capaci, nel quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e 3 uomini della scorta della Polizia di Stato.(segue.....)

Una piccola ma significativa testimonianza per tenere alto e vivo il ricordo di questi uomini di Stato, che per lo Stato hanno dato la vita, uccisi brutalmente e barbaramente il pomeriggio del 23.05.1992 in circostanze ancora poco chiare dove forse i veri  mandanti, ad oggi, restano occulti.

Nel corso dell'evento durato circa 40 minuti, si sono susseguiti gli interventi del dirigente scolastico dell'istituto Giuliana Testori, di alcuni componenti del locale presidio di LIBERA "Libero Grassi", degli studenti della scuola media e del Sindaco della Città di Santena, dott. Ugo Baldi.

Interventi profondi, mirati a colpire la sensibilità dei tanti  ragazzi  intervenuti, mostratisi da subito interessati e attenti ascoltatori.
Discorsi  tesi a riaffermare la cultura della legalità partendo dai banchi di scuola, luogo dove si formano le generazioni future,  ragazzi ai quali si affidano le chiavi della nostra Nazione, delle nostre città per non far rendere vano il lavoro quotidiano chi è in prima linea sul fronte dell'antimafia, di chi ha dato tutto se per stesso nel nome dei più alti valori morali e civili.











Questo uno dei discorsi scritti per la celebrazione di questa mattina dai ragazzi di Libera intervenuti, intervent che verrà riprodotto questa sera, in occasione del cineforum che si terrà sempre all'interno della Scuola Media "G. Falcone", a partire dalle ore 20:45:


nessuno vive per essere eroe……. e falcone, eroe, non voleva esserlo
falcone ci piace immaginarlo qui tra noi, seduto ad ascoltare le parole dei suoi ragazzi che, a distanza di xx anni lo ricordano ancora. falcone era una persona  che credeva  fermamente nel suo lavoro di magistrato impegnato in prima linea nella lotta alla mafia.
giovanni falcone  credeva in una nazione, la nostra italia, piegata in quegli anni da stragi, strani intrecci tra politica e mafia, dal fenomeno sempre più dilagante delle tangenti, da una presenza  sempre piu’ militarista ed imponente delle cosche mafiose, finalmente libera dal cancro della mafia.
un impegno fermo e costante al punto da dedicare tutta la sua vita ad inseguire un sogno, fino a giungere all’estremo sacrificio,  per consentire  alle generazioni presenti e future di poter vivere in un mondo migliore.
la sua morte tuttavia,  e in seguito quella dell’amico e collega paolo borsellino non  ha fermato il suo sogno.
quel tragico 23.05.1992, ha risvegliato  le coscenze di tantissime persone comuni rimaste inorridite dall’efferatezza e dalla  brutalita’ dell’attentato in cui oltre al giudice morirono anche la moglie francesca morvillo e i loro 3 angeli di scorta .
in quello stesso anno, il 1992,   la voglia di riscatto dei giovani dell’epoca  ha permesso la nascita dell’associazione libera.
a tutti noi le morti di questi servitori dello stato, servitori veri, ligi al dovere, hanno tramandato un messaggio…….. “quello di vivere giorno per giorno secondo quei valori morali e civili  che possono contrastare ogni forma di mafia, di violenza, di prevaricazione, anche qui a santena,  sognando un’italia diversa.”
non dobbiamo arrenderci dinanzi alle prevedibili difficolta’, agli ostacoli che immancabilmente saranno presenti sul nostro percorso, questo perche’ non siamo soli, non lo saremo mai,  e perche’ lo dobbiamo a tutti quei ragazzi che, un domani, saranno qui come voi oggi, a ricordare uno uomo semplice , un uomo giusto…..giovanni falcone





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