Il 19 luglio 2012 ricorreva il 20 ° anniversario di una delle pagine più buie e misteriose della storia d'Italia, l'attentato di via Mariano D'Amelio a Palermo dove persero la vita, a causa dello scoppio di un'autobomba, il giudice Paolo Borsellino e 5 uomini della sua scorta. Allo spaventoso attentato sopravvisse il solo agente Antonio Vullo, dimenticato dalla storia e dalla maggior parte di noi. (segue.....)
Nello stesso giorno si è riunito il consiglio comunale di Santena e il ricordo di quel triste giorno non è mancato al quel non ho preso parte, stante la concomitanza celebrazione del ventennale organizzato dal presidio di Libera "Libero Grassi" di Santena-Villastellone presso le scuole medie "Cesare Pavese" proprio di Villastellone, con la splendida partecipazione dell'ispettore Capo Angelo Corbo, componente nel maggio 1992 della scorta del giudice Falcone, superstite della strage di Capaci.
Del breve ricordo che il consiglio comunale ha tributato a questi martiri della legalità e della giustizia, ho preso conoscenza grazie a Facebook grazie al tag del consigliere Alessandro Caparelli.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle ha voluto aprire la discussione dei punti all'ordine del giorno con un pensiero dedicato a ricordare la figura del magistrato, impegnato fino all'estremo sacrificio nella lotta alla mafia, radicata in ogni ambiente, perfino in quelle istituzioni che dovrebbero essere portatori ideali dei valori più alti della Repubblica Italiana.
Non sono in possesso dell'intero scritto letto in Consiglio, riporto tuttavia volentieri una frase pubblicata dallo stesso consigliere Caparelli sulla pagina Facebook del profilo di Santena2punto0, una frase che provoca ancora oggi, a distanza di due decenni sempre la stessa infinita emozione e rabbia per la scomparsa di un grande Uomo:
"Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri." Paolo Borsellino"
Una frase ripetuta più volte alla moglie Agnese, in quei 57 giorni che separarono la strage di Capaci con quella di Via D'Amelio quando sentiva forte dentro di sè la certezza di essere arrivato al termine, essendo a conoscenza dell'arrivo in città di centinaia di kg di tritolo destinati a lui.
Edit: poco fa mi è stato inviato per posta da Tiziana Capece e Alessandro Caparelli, che ringrazio per la tempestività il comunicato letto in Consiglio Comunale che riporto di seguito
Edit: poco fa mi è stato inviato per posta da Tiziana Capece e Alessandro Caparelli, che ringrazio per la tempestività il comunicato letto in Consiglio Comunale che riporto di seguito
Sono passati 20 anni da quel giorno in cui a causa di un tragico e brutale attentato, un'intera nazione piangeva uno dei suoi uomini di Stato più rappresentativi che si è contraddistinto per qualità di uomo, magistrato e servitore instancabile del proprio Paese: Paolo Borsellino.Oggi 19 luglio 2012, in questa seduta di consiglio comunale a Santena, noi del Movimento 5 Stelle vorremmo rimarcare senza alcuna retorica ma con sentita solidarietà ed affetto, le gesta di un uomo che può, per le sua azione continua contro la lotta alla mafia, considerarsi un vero eroe da prendere come esempio da ogni cittadino italiano.Gli sforzi continui e la grande volontà dimostrata nel corso della sua vita nella magistratura, hanno fatto si che si raggiungessero obiettivi di notevole rilievo per la giustizia italiana, con le catture ed arresti di pericolosi uomini della criminalità siciliana e non. Ricordiamo inoltre, per non dimenticare, coloro che componevano la scorta del giudice Paolo Borsellino al momento dell'attentato: Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.Sappiamo che a livello nazionale esistono ancora molti buchi neri per il raggiungimento di una verità sulla strage di Paolo Borsellino, che possa far finalmente almeno attutire il dolore dei familiari delle vittime che ancora oggi non sanno chi sono coloro che vengono denominati “ mandanti occulti” e che ormai da anni aspettano verità che a volte sembrano quasi essere ostacolate da alcuni pezzi dello Stato. Riconosciamo, soprattutto in questi giorni, il lavoro svolto dalla magistratura nella ricerca della verità nei confronti di chiunque abbia limitato o cerchi di limitare il lavoro d'indagine magari avvalendosi di alte cariche dello stato. Siamo convinti , inoltre che comunque nessun cittadino, qualunque carica esso ricopra, possa sottrarsi ad indagini, soprattutto quando vengono trattate vicende di così estrema importanza.Noi del Movimento 5 Stelle, ribadiamo l'importanza di come gli sforzi di un'intera collettività sia in grado di far soccombere eventuali presenze di infiltrazioni mafiose o della malavita in genere anche nel nostro territorio, rendendo partecipi in prima persona ogni cittadino dando esempi importanti a partire soprattutto da chi detiene le redini dell'amministrazione del nostro paese.E' nostro impegno sostenere tutti gli sforzi che possano contribuire alla garanzia di una maggior attenzione su questo tema molto delicato presentato tra l'altro come punto, dal nostro gruppo di lavoro ai cittadini santenesi in fase di periodo elettorale. Rimarchiamo il dovere di tutti, di operare con il massimo degli sforzi, per garantire ai cittadini santenesi una vita migliore e la possibilità di poter essere tutelati da ogni forma di malavità.
Anche il sindaco Ugo Baldi, assente giustificato alla serata di Villastellone, ha espresso un proprio pensiero, letto in apertura della manifestazione organizzata dall'associazione LIBERA, del quale riporto il contributo integrale.
"In memoria della strage di via D’Amelio
Sono trascorsi 20 anni, ma il tempo non ha cancellato questa ferita, così come non ha cancellato quella, altrettanto profonda, della strage di Capaci.
Il sacrificio di Paolo Borsellino non è stato vano ed ha permesso allo Stato di fare quel salto di qualità nella lotta alla mafia, sufficiente per reagire per la prima volta in modo realmente significativo.
La morte dei due Magistrati ha chiuso un’epoca e ne ha aperta una nuova, nella quale, finalmente, la legalità ha iniziato a prendere il sopravvento sulla illegalità.
Non possiamo e non dobbiamo, rendere vani i loro sacrifici estremi, tanto più grandi in quanto entrambi consapevoli.
Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia, ma ognuno deve sentirsi “sentinella” del proprio e dell’altrui modo di agire.La piccola usura, la microcriminalità, il bullismo, la maleducazione, il mancato rispetto per la cosa pubblica e per l’ambiente che ci ospita su questo pianeta, sono i fondamenti sui quali trovano terreno fertile e si sviluppano le macro illegalità e da cui traggono linfa la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta ed ogni altra associazione criminosa.Diffondiamo la cultura del vivere civile, insegniamo ai nostri ragazzi il rispetto per la persona umana ed il principio di comunità.Indigniamoci e rispondiamo ad ogni assenza di rispetto verso l’ambiente.Diventiamo, insieme, i pilastri sui quali ricostruire un nuovo modello di società.Non bastano le commemorazioni, servono le azioni, serve l’esempio.Ognuno faccia la sua parte e non saranno morti invano.Grazie Paolo, grazie Giovanni!Grazie ragazzi di Libera per aiutarci a non dimenticare."
Come più volte ricordato dal caro amico Mariano, compito di tutti noi deve essere quello di ricordare questi episodi, queste vicende, queste persone non solo nel giorni degli anniversari ma tutti i giorni, mantenendo vivo, nella quotidianità, quei valori altissimi che sono stati alla base del loro lavoro di magistrati per cercare di affermare il principio della legalità.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SANTENA RICORDA IL XX ° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI VIA MARIANO D'AMELIO A PALERMO.
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