Pagine

mercoledì 18 luglio 2012

L'INQUINAMENTO DEL TORRENTE BANNA, L'IMPEGNO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SANTENA.

Del torrente Banna ho avuto modo di occuparmi per ben due volte nello spazio di pochi giorni.
E' risultato evidente, e le fotografie scattate ne sono la riprova, come questo corso d'acqua sia utilizzato da persone per nulla attente alla salvaguardia dell'ambiente, come una fogna a cielo aperto. (segue.....)

Grazie alla collaborazione di alcuni amici, si era deciso di prelevare un campione di acqua, e il progetto è ancora in fase di sviluppo come accennerò in seguito, documentando il tutto, per poi successivamente inviarlo in laboratorio e cercare di verificare "chimicamente" lo stato di salute del Banna, nel tratto in cui attraversa la città di Santena.

Ad essere sincero mai avrei pensato - non perchè non li ritenessi sensibili al problema ma credendo semplicemente come nessuno di loro leggesse questo blog-  ad un intervento in prima linea da parte dell'amministrazione comunale.
Tante volte vengono indirizzate le più svariate critiche nei confronti dei politici che reggono le sorti di questa città, questa volta devo invece evidenziare, per correttezza ed onestà,  l'impegno e l'enorme disponibilità dell'assessore Paolo Romano e del Sindaco, Ugo Baldi nel far arrivare nelle sedi opportune, in tempi rapidissimi,  il problema inquinamento che attanaglia il torrente Banna.

Un primo messaggio che attestasse un impegno concreto, era arrivato nello già scorso fine settimana a firma dell'assessore Romano, informandomi come la questione era già stata presa in esame e che in prima persona si era recato sul ponte di Via Cavour per monitorare la situazione. 

Lo stesso Sindaco, telefonicamente, mi riferiva di aver già provveduto a stampare parte delle fotografie apparse sul blog, trasmettendole direttamente all'ARPA per le valutazioni del caso, con l'invito a monitorare il tragitto del torrente sin da Buttigliera d'Asti per individuare eventuali scarichi industriali.

Un intervento immediato che ritenevo giusto evidenziare,   riportandolo su queste pagine, considerando come al giorno d'oggi  viene inteso come  atto eccezionale un qualcosa di normale, stante il cronico immobilismo delle istituzioni.

Dal sito della stessa ARPA - Piemonte- riporto le procedure da seguire nel caso in cui, un singolo cittadino noti o venga a conoscenza di una situazione di inquinamento ambientale.


Come segnalare un inquinamento ambientale
Per segnalare un inquinamento ambientale si deve scrivere e spedire un esposto al sindaco del comune dove il problema esiste; sarà poi cura del sindaco far intervenire Arpa Piemonte. 

Che cosa deve contenere un esposto: 

•    i dati anagrafici di chi scrive (nome cognome, comune di residenza, via, telefono fisso e cellulare se disponibile, fax, orari per essere contattato); 

•    il nome della persona o della ditta che si pensa essere responsabile dell’inquinato;
•    la descrizione dell’inquinamento e delle sue probabili cause; 
•    l’indirizzo del luogo inquinato (comune, via, località, punti di riferimento); 
•    gli orari in cui si avverte il fenomeno; 
•    se ci sono altri cittadini interessati dall’inquinamento; 
•    data e firma.

In attesa di una risposta dell'ARPA, il prossimo passo sarà quello di effettuare il prelievo di un campione di acqua del torrente, dove in seguito grazie alla disponibilità del consigliere Alessandro Caparelli, si provvederà ad effettuare un test di laboratorio per scoprire cosa scorre realmente nelle acque del torrente.

1 commenti:

  1. La mia disponibilità è nata qualche giorni fa a seguito di un colloquio con Graziano; come dice Domenico gli uffici dovranno provvedere al da farsi. Come hai fatto notare nel post hanno già provveduto a segnalare e inoltrare una ricerca.
    E' nostro dovere di cittadini perseverare e controllare anomalie e l' evolversi delle situazioni, se arriveranno buone notizie, come spero, basterà l'Arpa e uffici a relazionare ai cittadini dando tutti i dati, sui chi ha compiuto il reato nelle acque del Banna e che sostanze ha riversato.
    Un ulteriore controllo,anche minimo, in attesa di qualche risposta penso che non possa guastare, senza togliere nulla a chi ha il dovere di farlo per la salvaguardia del territorio.

    Alessandro Caparelli

    RispondiElimina

Lasciate un vostro commento!