Sperando di non incorrere in chissà quale violazione o
addirittura di essere tacciato per comportamento "non etico", riporto,
nella sua versione integrale, l'articolo apparso sul sito internet gestito dal gruppo
consiliare "Essere Santena", scritto a seguito del consiglio comunale
del 18 giugno. (segue....)
Seduta quella del 18 giugno scorso, nella quale è stata
varata, con i necessari criteri di l'applicazione, la nuova tassa IMU, che non
pochi malumori ha provocato sia a
livello nazionale che a livello locale
in un periodo questo estremamente critico, costellato da innumerevoli
problematiche legate all'occupazione, all'economia e alla necessità di far
quadrare i conti in ogni ambito.
Sento l'esigenza di riportarlo, ovviamente non per fare
pubblicità all'attuale amministrazione (non credo abbiamo bisogno di questo e
nè tantomeno è mia esigenza parteggiare per una corrente piuttosto che
un'altra) per il semplice fatto che
ritengo importante pubblicizzare le motivazioni e, gli aspetti principali, legate
all'introduzione di questo nuovo balzello a carico dei cittadini.
Il 18 giugno, ad assistere ai lavori del consiglio comunale erano presenti pochi cittadini, non una novità per un paese che si
appassiona di politica solo in concomitanza del periodo elettorale.
Immaginando come non tutti
i cittadini di Santena, sottolineo forse, non abbiano ben compreso come verrà adottata l'IMU a Santena, cercando delucidazioni a proposito mi son detto.....perchè non pubblicarlo?
E' ovvio del resto che, nell'articolo sotto riportato, la problematica è stata affrontata e spiegata secondo
le interpretazioni proprie di chi ha lavorato sul progetto, ritenendo le conclusioni fornite
come le più corrette.
Ritengo altrettanto doveroso e corretto segnalare come, i dati forniti nel testo,
siano stati oggetto di altra valutazione, non sta a me decidere quale sia corretta o diciamo più vicino alla realtà, sulle pagine di un altro sito
santenese, http://www.lenostrecampane.com/palazzo.html#sezione49 , con un articolo a firma di Domenico Galizio.
Articolo che, per soli motivi di spazio, dato l'appassionato e a tratti pungente dibattito che ne è scaturito dopo la pubblicazione, non riporto integralmente ma a cui rimando alla lettura tramite accesso da link sopra riportato per una vostra intima analisi.
Il testo apparso sul sito

"Nello scorso Consiglio Comunale del 19 giugno sono state approvate le aliquote IMU.Nel rispetto del gettito atteso risultante dalle previsioni del Commissario Straordinario, l’ Amministrazione Comunale, espressa da ESSERE SANTENA, ha inteso agevolare per quanto possibile le prime case e le abitazioni ad esse assimilate, sulle quali l’aliquota è stata fissata allo 0,45% e le attività produttive per le quali l’aliquota è dello 0,86% (+ 0,1% sull’aliquota di base), rispetto a tutte le altre categorie di immobili, sulle quali la percentuale è fissata allo 0,9%. Per gli immobili sede di banche, dei terreni edificabili e degli immobili sfitti, l’aliquota è fissata all’ 1,03%.
Riguardo agli immobili sfitti, è importante sottolineare che l’ IMU sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali sul reddito da fabbricati derivanti, quindi la penalizzazione dovuta dall’aliquota IMU più alta è bilanciata dall’agevolazione della mancata imposizione IRPEF e relative addizionali.
Un discorso a parte meritano gli immobili concessi dal proprietario in comodato d’uso gratuito registrato ai propri genitori o ai figli, che per l’ICI erano assimilati all’abitazione principale. Questa agevolazione con l’IMU è venuta meno. L’Amministrazione ha però ritenuto di assoggettare i suddetti immobili, per agevolare questi contribuenti, all’aliquota base prevista dallo Stato per gli immobili che non siano abitazioni principali, cioè lo 0,76%, a condizione che i parenti di primo grado in linea diretta del proprietario siano dimoranti abitualmente e residenti anagraficamente nell’immobile e limitatamente ad un solo immobile.L’Amministrazione Comunale ha deciso, inoltre, di assimilare all’abitazione principale l’abitazione di proprietà o in usufrutto di anziani e disabili che abbiano acquisito la residenza in istituti di ricovero o sanitari in seguito a ricovero permanente, a condizione che detto immobile non sia stato dato in affitto a terzi.Per le abitazioni principali e loro pertinenze e le abitazioni assimilabili a queste è prevista una detrazione di 200 Euro. Per gli anni 2012 – 2013 è prevista, inoltre, una maggiorazione della detrazione di 50 euro per ogni figlio di età fino a 26 anni, dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’abitazione, fino ad un massimo di 400 euro.Proprio grazie alla detrazione sulla prima casa, su molte unità immobiliari di medie dimensioni di categoria A2 o A3, in presenza di figli con le caratteristiche dette poc’anzi, si paga meno di IMU che di ICI. Chi pagherà di più saranno i proprietari di case indipendenti di categoria A7.E’ importante rilevare che, essendo l’IMU un’imposta di nuova introduzione, non è possibile fare affidamento su un gettito noto e che l’imposta derivante dall’applicazione della metà (cioè lo 0,38%) dell’aliquota base (0,76%), prevista dal Governo per tutte le categorie di immobili che non siano abitazioni principali ed assimilate e altre fattispecie individuate dalla norma, viene versata allo Stato. Ciò significa che, in questi casi, il Comune incassa solo la differenza tra l’imposta calcolata applicando l’aliquota prevista dal Comune e la quota dell’imposta dovuta allo Stato.Oltre a tutto ciò, lo Stato si è riservato la facoltà, in presenza di un gettito reale IMU inferiore rispetto al previsto, di variare in aumento le aliquote entro il 10 dicembre, cioè a bilanci comunali già chiusi. Questo comporterebbe per i Comuni, per cui anche per Santena, un problema gravissimo perché questi dovrebbero trasferire allo Stato risorse che a bilancio risultavano come entrate del Comune stesso.Alla luce di tutte queste considerazioni, per quest’anno l’Amministrazione Comunale ha cercato di fare il possibile per andare incontro alle categorie che maggiormente sentono il peso della crisi, anche se le limitazioni citate restringono la possibilità di azione, in quanto la priorità dell’Amministrazione Comunale è quella di conseguire le entrate necessarie a fare quadrare il bilancio senza ridurre i servizi, cercando di tassare il meno possibile le prime case e gli immobili ad uso produttivo. Un esempio: il Commissario Straordinario aveva fissato l’aliquota sull’abitazione principale e assimilate allo 0,55% (ora è dello 0,45%) e per gli immobili (seconde case) concessi dal proprietario in comodato d’uso gratuito registrato ai propri genitori o ai figli allo 0,86% (ora è dello 0,76%)."
SANTENA, LE CONSIDERAZIONI DEL GRUPPO "ESSERE SANTENA" A SEGUITO DELL'ISTITUZIONE DELLA NUOVA IMU.

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