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mercoledì 24 ottobre 2012

SONO EQUE LE TARIFFE DELLA REFEZIONE SCOLASTICA? LA RIFLESSIONE DI UNA MAMMA SANTENESE.

Nello scorso mese di settembre l'amministrazione comunale di Santena, con verbale di deliberazione nr. 115, ha determinato le tariffe relativi ai servizi scolastici e all'asilo Nido, relativamente all'anno scolastico 2012/2013. A dire il vero le tariffe non hanno subito rialzi nei loro importi, ad eccezione della rivalutazione legata al costo della vita su base annuale. (segue.....)

Tuttavia le perplessità di molti genitori, legate in particolar modo al costo proporzionato al servizio fornito, sono presenti già da anni, e risulta altresì facile confrontarsi sul tema fuori gli edifici scolastici in attesa della campanella d'uscita  pomeridiana.

Perplessità legate come dicevo al prezzo del singolo pasto offerto in convenzione, costo che a ben pensare risulta sproporzionato quando poi ti ritrovi a leggere il menù dei pasti offerti agli utenti finali, ovvero i nostri figli, che prevedono, almeno per quanto riguarda l'asilo, molte volte 1 singola fetta di prosciutto, pasta in bianco, insalata, pasta al pomodoro, 2 bastoncini e via dicendo.

Il tutto se consideriamo che la porzione di un bambino di 3-4-5 anni è veramente ridotta.

Senza l'intervento economico dell'amministrazione di Santena il prezzo finale si aggirerebbe tra i 7 ed i 9 €. Una somma che permette ad un adulto di mangiare, con tranquillità, in un qualsiasi ristorante un primo, un secondo, contorno, acqua e caffè.

A supporto di queste perplessità interviene la lettera di una mamma che ha inviato la lettera che trovate di seguito, e che mi ha chiesto per ovvi motivi di celare la sua identità per evitare ripercussioni di qualsiasi genere. Posso assicurare come la lettera sia autentica.

A voi le considerazioni, nel caso vogliate commentare.

La lettera di una mamma santenese:
"Ciao sono .#...........#, ti spiego l'accaduto.

Il Comune di Santena tutti gli anni impegna una determinata cifra che per quest'anno è stata di 500 mila € a fronte di una stima di 114.000 pasti erogati ( € 4,39 a pasto). 
Noi come parte genitori mettiamo una quota a pasto che si articola come segue: 
-INTERA – COSTO PASTO: tariffa ordinaria euro 4,63, tariffa agevolata* euro 3,47;

-RIDOTTA – COSTO PASTO: tariffa ordinaria euro 4,01, tariffa agevolata euro 3,01;(2°figlio/i che consumano meno pasti settimanali)

-PERSONALE DOCENTE E SEGRETARIA: tariffa ordinaria euro 4,63.


*N.B.per avere diritto alla tariffa AGEVOLATA bisogna guadagnare a nucleo famigliare meno di 1.190€ mensili

  
Facendo un breve calcolo viene fuori che un singolo pasto costa su base reale dai 7,40€(sono pochissimi che pagano questa tariffa) ai 9,02€. 
La mia domanda è questa? "Come è possibile che un servizio mensa, e sottolineo mensa, per quanto di qualità possa essere , abbia un costo per la collettività così esorbitante a fronte dei 114.000 pasti erogati (circa 1.milione di € l'anno)?
L'appalto con l' attuale ditta che si occupa di questo servizio sta per concludersi e di risposte non ne avremo mai, come al solito. 
Questo perchè sicuramente a chiunque chiederai daranno la colpa alla precedente amministrazione, e così via.  
Sarebbe intelligente da parte dell'attuale amministrazione individuare un servizio mensa che possa dare qualità e servizio al giusto prezzo, venendo incontro ai genitori, sgravandoli per quanto possibile di costi così esorbitanti. 
Magari il problema potrebbe essere parzialemente risolto, con la creazione di una cucina interna, che nell'immediato potrebbe avere un suo costo per l'installaizone ma che nel tempo si verrebbe certamente ammortizzerebbe (quindi meno km, meno inquinamento e più posti di lavoro).
A Trofarello, tanto per citare l'esempio di un Comune a noi così vicino,  la mensa interna sono riusciti a crearla e, se non erro, il costo massimo del servizio previsto è di 3.40€, con tabella isee.
         Ciao."

4 commenti:

  1. Riporto alcuni commenti apparsi sulla pagina FB del blog, cercando di instaurare una discussione anche su questa pagina.

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  2. Annamaria-Reymama Sechi:
    "Quando mi lamentai io anni fa chiedendo uno sconto mi dissero che santena era un paese povero e non si poteva fare niente per me sola con un figlio e che campavo con 760euro mese...appoggio in pieno la riflessione della mamma"
    15 minuti fa tramite cellulare · Non mi piace più · 1

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  3. Edda Corbo:
    "ricordo che "tanti" anni fa si parlava di utilizzare la mensa dell'asilo nido comunale per servire le scuole... magari potrebbe ancora essere una buona idea?"
    5 minuti fa · Non mi piace più · 1

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  4. C'è un grossolano errore matematico/economico di fondo: il Comune paga la ditta 4,39 a pasto , e il cittadino rimborsa al Comune (e non di nuovo alla ditta) 4,63 o 4,01 euro a pasto. Il costo del pasto non è pertanto evidentemente la somma dei due importi (che farebbe oltre 9 euro, cifra che sarebbe effettivamente spropositata), ma è rappresentato solo dal primo importo (4,39 pagato alla ditta) mentre il secondo è il l'importo che le famiglie pagano al Comune come rimborso del costo "vivo" del pasto, delle spese fisse dei locali mensa (luce, acqua, riscaldamento ecc), facendo così grossomodo pareggiare il bilancio mensa (entrate - uscite) per il Comune. Del resto nessun Comune d'Italia di 10.000 abitanti sarebbe in grado di sostenere un costo netto di 500.000 euro per la mensa. Nè credo sarebbe corretto, perché vorrebbe dire che dalla fiscalità generale (di tutti) si prendono i soldi per pagare i pasti dei figli (di solo alcuni).

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