Uno spazio aperto, di confronto, dove chi vuole può pubblicare il suo libero pensiero.
Nulla è stato modificato, ve lo riporto integralmente non prima di aver detto Grazie a questa persona, al figlio e al suo amico.

MAFIA LEGALE E ILLEGALE:in un paese del nord, di circa 15000 abitanti,operano tra le 40 e le 60 imprese edili.Ma di queste,ne lavorano per le nuove costruzioni tra le 3 e le 6. Queste ultime,sono di solito composte dal titolare,che possiede anche uno studio di progettazione,o da un titolare e alcuni soci,che possiedono a loro voltauno studio di progettazione e un'agenzia immobiliare.Fino a qui nulla di strano.Di solito pero',dette imprese,hanno un loro figlio,un loro architetto,un loro geometra,che eletto dai cittadini lavora anche in commissioe edilizia comunale.
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Tante' che corre voce popolare dicendo:"Se vuoi avere un permesso di costruzione,ti conviene andare
a rivolgerti a uno di quegli studi,costa molto caro, anche il doppio,ma stai tranquillo che l'avrai."E cosi' anche i piccoli studi di progettazione si vedono arrivare ben pochi clienti.
a rivolgerti a uno di quegli studi,costa molto caro, anche il doppio,ma stai tranquillo che l'avrai."E cosi' anche i piccoli studi di progettazione si vedono arrivare ben pochi clienti.
I siti per le nuove costruzioni, detti P.E.C.vengono decisi dai piani regolatori comunali,ma sono progettati quasi totalmente dai soliti noti architetti e ingegneri affiliati alle altrettanto note imprese.
I proprietari terrieri che guarda caso sono sempre clienti di quelle imprese,e non soltanto per le costruzioni inerenti al P.E.C. , ma anche per quelle di natura agricola che poi di fatto nulla di agricolo avranno.Infine,ultima citazione, ma non meno importante:il magazzino di materiale edile, che in sordina partecipa a tutta l'operazione.
Alla maggior parte delle altre imprese non rimane che lavorare in sub appalto,naturalmente on compensi molto bassi imposti dall'impresa appaltatrice.
Tutto questo,succede nella piena legalita',o almeno cosi' appare a un burocrate azzeccagarbugli.
Ma quale sostanziale differenza ci sia,tra questo sistema e quello mafioso,io non saprei dirlo!
Scritto da un libero artigiano!
MAFIA LEGALE E MAFIA ILLEGALE. IL CONTRIBUTO DI UN LIBERO ARTIGIANO
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaper sgomberare il campo da equivoci di sorta, il testo pervenuto è autentico ed il fatto che lo stesso non è stato firmato dall'autore non deve essere travisato.
RispondiEliminaperchè va tenuto conto che questa persona vive dai guadagni di questo lavoro, ha una famiglia alle spalle ed in qualche modo il suo problema principale è di tutelarla.
chiunque rilegge la lettera può trarre le proprie conclucsioni, che restano appunto proprie visto, e lo ripeto, non si fa riferimento a singoli episodi o persone specifiche.
in aggiunta specifico questo è blog e non una testata giornalistica o altro assimilabile è da considerarsi alla stregua di un diario o di una raccolta di appunti, nulla più.
ci si affida alla correttezza e alla sensibilità di chi pubblica, per evitare querele o problematiche varie.
le critiche costruttive sono ben accette,il resto lo ascoltiamo comunque.
lo sforzo è quello di creare un qualcosa di positivo e duraturo, che con le parole giuste sappia arrivare alla gente, che sappia porre in evidenza le anomali presenti, le problematiche e anche gli aspetti belli di questa città.
il mio augurio è quello che sia condiviso nella maniera più ampia possibile, per ottenere poi un risultato di cui gioire.
Per rispondere a Domenico che ringrazio per il suo intervento, mi sento di dire che il Libero Artigiano è una mia conoscenza e che come altri artigiani che conosco di Santena mi ripetono la stessa cosa, solo che lui è stato l'unico (di mia conoscenza)a non volere accettare le regole che a Santena e non solo, in pochi vogliono rispettare e nè stà pagando le conseguenze lui e la sua famiglia e la stessa famiglia del suo socio, vuoi la crisi, vuoi le sue idee di non sfruttamento nei cantieri, di mafia legale nelle commissioni edilizie e le sua idea che l'impresario vale quanto un manovale perchè ci vogliono tutte e due le forze per poter costruire qualcosa. Gli altri edili che conosco lo accettano come un dato di fatto da accondiscendere se si vuole lavorare, pur sapendo come funziona il gioco in mano a pochi personaggi dell'edilizia Santenese e non. Questo è tristissimo, la loro apatia nell' accettare e strisciare ai piedi di questi personaggi mi disgusta. Per tornare alle tue parole io sono operaio per una azienda di ricambi auto e la stessa apatia è nelle vite dei miei colleghi, come gli edili e gli operai,al dipendente statale o comunale ecc.ecc che sia. Cercano solo di combattere un mondo a cui loro stessi in realtà ambiscono, non si lotta più per cambiare un sistema manipolato che non funziona, ma solo per ambire e poter essere parte integrante di quello stesso sistema che sino ad oggi gli ha condizionati a servire chi gli fà strisciare ogni giorno per portare la pagnotta a casa. Grazie ciao. Peo
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