Sono le ore 6.30 del 07.02.2012, il centro di Santena si riscopre invaso da una serie di adesivi di colore bianco con impressa la scritta "NO ALL'OMERTA' RIPRENDIAMOCI QUESTA CITTA'".
Ho aspettato volutamente qualche giorno per scrivere un mio pensiero in merito alla vicenda. (...segue)
Ho aspettato per osservare, da un lato la reazione della città, i commenti della classe politica (assenti!) , dall'altro per evitare in qualche modo che, una certa schiera di malelingue, di cui Santena può vantarsi di avere cavalli purosangue, potesse in maniera fuorviante, addossare le responsabilità del gesto a determinati movimenti, associazioni presenti sul territorio.
Sono trascorsi quattro giorni e diciamo che la reazione è stata molto blanda ai limiti dell'indifferenza da parte della maggior parte della popolazione santenese.
La ritengo fisiologica questa reazione, una città che vive da qualche decennio una serie di situazioni quantomeno dubbie, l'accertata presenza di fenomeni criminali quali l'usura ed il racket nonchè l'insediamento sul territorio circostante di ramificazioni di sodalizi criminali riconducibili alla 'ndrangheta, non poteva certo reagire diversamente, quantomeno in maniera improvvisa.
Ma c'è speranza, c'è il sentore di una voglia di cambiamento per le vie della città, di una reazione che porti a denunciare fatti e persone. Perchè quel giorno arriverà, forse non oggi, non domani ma nel frattempo tutti noi , che crediamo non sia giusto essere sottomessi a nessuno, che crediamo fortemente nei valori della legalità, della giustizia, che condanniamo fortemente fenomeni quali il "pizzo", il racket, l'usura, che crediamo che ogni lavoratore debba essere libero di esercitare la propria professione senza essere schiavo di nessuno e che, soprattutto, NON ABBIAMO PAURA di chi si macchia di queste nefandezze, dobbiamo continuare a sensibilizzare le coscienze dei santenesi, informare, comunicare, incontrare i più giovani perchè tutto questo patrimonio che sta nascendo non vada perso invano.
Le testate giornalistiche, con i loro articoli, non hanno colto neanche lontanamente, il senso che poteva nascondere quel messaggio, il contenuto di quelle due righe stampate sull'adesivo.
Hanno accorpato in un unico calderone varie situazioni, fatti per far nascere un pezzo che ha contribuito unicamente a dare un'immagine ancora più negativa della città di Santena.
Era, anzi E', un messaggio di speranza quel grido "NO ALL'OMERTA' RIPRENDIAMOCI QUESTA CITTA'", seppur nascosto dall'anonimato dei suoi autori.
Ma è una base da cui partire, sapere che esiste una o più persone che hanno voglia di battersi per un cambiamento , per il bene della città, per dare un futuro a noi tutti, ai nostri figli e ai figli dei nostri figli.
Ancora una volta partirà la caccia all'uomo, ne sono certo, persone che ben conosciamo inizieranno a chiedere, informarsi, minacciare a caso per ottenere informazioni sugli autori del gesto.
Posso informare questi galantuomini che i tempi sono cambiati da giugno-luglio 2011, le coscienze libere sono aumentate e hanno fatto gruppo, unendo le loro vite, siamo cresciuti .......... "e adesso che farete ci minaccerete e ci rincorrerete tutti insieme??"
Quando ero bambino, vedevo Santena come un grandissimo paese nel quale potevo trovare e avere tutto ciò che volevo o desideravo, un bellissimo paese che non aveva assolutamente niente, ma in quel niente c'era tutto di quel che un bambino pieno di fantasia aveva bisogno. Sognavo che un giorno quel niente poteva cambiare in qualcosa di veramente creativo per la mente di un bambino. Poi iniziai a crescere ed incominciai a capire che quel niente non era così semplice da cambiare come per un pensiero di un adolescente. Più passava il tempo ed io crescevo e realizzavo che quel niente era qualcosa di concreto, di vivo, era pienamente iniettato nella società e nelle persone, specialmente dei miei amici con i quali stavo più a contatto. Piano piano alcuni di loro si sono tranquillamente ambientati in quel niente ed hanno iniziato a crearsi un futuro senza anima viva. Io da parte mia non comprendevo il perchè si poteva accettare un futuro del niente, solo perchè qualcuno voleva che nulla fosse cambiato ed iniziai a concentrarmi sempre di più sul fatto che nulla nasce e muore nella sua stessa forma, come un fiume che nasce da una goccia, ma la sua foce è una immensità di gocce.E questo valeva anche per Santena e la mia vita all'interno di questa comunità. Vedendo questo adesivo vedo quella goccia iniziale di quel fiume e ritorno a pensare a quel bambino che viveva in quel niente che un bambino pieno di fantasia poteva desiderare. No all'omertà ....per riacquistare l'umanità che sembra essere ormai un dote rara.
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