Oggi, mancano esattamente 43 giorni al voto amministrativo che deciderà il prossimo sindaco di Santena tuttavia programmi e idee latitano, in maniera paurosa. (....segue)
Lo scenario politico santenese , in questi giorni, è dominato dal gossip più assoluto in pieno stile "Novella 2000", con schieramenti che appaiono e scompaiono, con persone interessate a portare in piazza gli scheletri altrui piuttosto che indicare, a noi cittadini, il valore aggiunto che potrebbero loro portare in Municipio in caso di elezione.
Addirittura ve ne sono alcuni, di presunti politici, che non riuscendo a trovare un'esatta collocazione all'interno di un determinato schieramento, ballano da una parte all'altra come se fosse la cosa più normale di questo mondo, altri addirittura che, esclusi da tutto e tutti, affermano dapprima di ritirarsi a vita privata (qui trovo coerente il solo Galizio), come se la politica fosse un'occupazione lavorativa stabile, e che poi riappaiono all'improvviso, tornando ad affermare che sono stati invogliati a ricandidarsi dopo aver ricevuto attestati di stima di tante persone......quasi quasi dovremmo pure ringraziarli di essere tornati, con tanto di scuse di quanti non hanno provveduto a mandare un messaggino sul loro cellulare.
E' di oggi la notizia della presentazione di un'ulteriore lista civica "Alleanza per Santena" con candidato sindaco Enrico Arnaudo, anche qui sorprende la decisione di abbandonare la scena politica e poi l'incredibile ripresentazione.
Diciamo che stanno facendo di tutto per rovinare il sondaggio che avevo creato, prima Santena Cambia si ritira e poi appare questa nuova lista.
Eravamo in tanti ad aspettare un cambiamento dopo i tanti, troppi, anni di Nicotra ma tranne la novità del "Movimento 5 Stelle" diciamo che di nuovo c'è ben poco mentre i politici scesi in campo, in buonissima sostanza, sono sempre gli stessi quasi a confermare la mia impressione che, fare il politico, a Santena, sia un'occupazione lavorativa a tempo pieno.
Nell'era post Benny mi sarei aspettato due massimo tre liste, dove il denominatore comune avrebbe dovuto essere la rinascita di Santena mettendo da parte personalismi e ambizioni personali.
Per come concepisco io la politica, chi per anni ha preso parte a varie giunte comunali, magari anche rivestendo una carica come assessore enon sia riuscito a produrre un miglioramento della vita cittadina, non sia riuscito a dar corso al programma politico sbandierato nella campagna elettorale, deve avere oggi il buon senso, la coerenza di evitare di ripresentarsi al giudizio del cittadino .
E invece no, molti politici o presunti tali, sono li pronti a ricandidarsi, arrivando a promettere cambiamenti epocali, impegno per la città e per il cittadino......fatto sta che agli stessi vorrei tanto chiedere, guardandoli in faccia "Ma tu in questi anni dove stavi? Cosa hai fatto per Santena?".
Sono sicuro che il primo labiale sarebbe "Ehm...allora... io , etc..."
Programmi sino ad oggi non ve ne sono, idee neanche, tranne qualche eccezione e allora noi cittadini che ci recheremo alle urne, in base a cosa dovremmo votare una lista piuttosto che un'altra??
Si cavalca, come uno spot pubblicitario, l'impegno per il cittadino ma Santena sono anni che è abbandonata politicamente, dove molti hanno curato esclusivamente i loro interessi personali, fregandosene di un'occupazione lavorativa in netto calo, della chiusura di tante aziende, delle sofferenze di tutte le famiglie che avevano un occupato all'interno delle stesse, di una scarsa cura del territorio, dell'assenza di spazi aggregativi per i ragazzi ma anche per gli anziani, di una crescita esponenziale della criminalità organizzata e della micro-criminalità.
Se ancora qualcosa a Santena esiste, lo si deve esclusivamente all'interesse e all'impegno delle tante realtà associative che sopperiscono alle carenze delle istituzioni.
E allora, cari politici, quando finite con i vostri teatrini, ricordatevi che esistiamo anche noi, che esistono i nostri bisogni, le nostre esigenze e che non ci accontentiamo più delle parole.....a noi servono i fatti.
Se non siete in grado allora Sì ritiratevi a vita privata.......ci fate una cortesia.
SANTENA, A 43 GIORNI DAL VOTO PROGRAMMI ZERO E CHIACCHIERE A OLTRANZA.
Caro Graziano, pur essendo daccordo in linea di massima con quanto dici, purtuttavia credo bisogna far dei distinguo.
RispondiEliminaCome giudichi il terremoto che ha cancellato SantenaCambia?
Ma al di la di come legittimamente tu possa giudicarlo, c'è una parte di cittadini santenesi che, come dire, comunque non l'ha presa bene. E come può esprimere fattivamente questo dissenso?
Non andando a votare? Legittimo, ma poco produttivo...anzi!
Votare per le liste in campo? Certo, ma se quanto al momento disponibile non li rappresenta vale la prima opzione.
C'è una terza opzione: riprendere il cammino di SantenaCambia da dove si era interrotto e cercare di non buttare via quanto di buono sino ad allora si era costruito, anche se non con tutti i protagonisti iniziali visto che alcuni, del tutto legittimamente, hanno cambiato opinione e si sono accasati da qualche altra parte (evidentemente non erano così convinti del progetto...), e sia pure cambiando nome. Lo ritieni così sbagliato?
Ne approfitto per dimostrare a Domenico Galizio tutta la mia stima e la mia solidarietà.
cordiali saluti
Ciao Anonimo,
RispondiEliminascusa il ritardo nel rispondere.
Il terremoto che ha cancellato Santena Cambia sinceramente ha lasciato sorpreso anche me.
Non mi aspettavo questa spaccatura che poi ha portato al ritiro dalla competizione elettorale della lista civica e del suo candidato Sindaco, Domenico Galizio.
Tuttavia è successo. Sono dell'avviso che, lasciando da parte i motivi reali, ogni qualvolta si interrompe un progetto, un'idea, si chiude in questa maniera un'esperienza comune, non si può certamente essere contenti.
E questo mettendo da parte le ideologie politiche che ci possono separare o unire.
La cosa che mi ha lasciato veramente sorpreso è vedere molti che, fino a poche ore prima stavano dando vita ad una lista civica, la mattina dopo erano già schierati con un'altra lista o addirittura mettevano in cantiere liste proprie.
Il tutto mi lascia pensare a situazioni che non appaiono inaspettate ma che cercavano solo l'occasione per emergere.
Credo inoltre che il non-voto non sia certamente costruttivo, soprattutto a livello locale, dove bisogna esprimere il proprio consenso per la gestione e lo sviluppo del territorio che si vive.
Prima però vanno analizzati programmi, le idee che le liste e i loro candidati vorranno portare in piazza e al giudizio dei cittadini.
In assenza di quelli, ad oggi purtroppo brancoliamo nel buio, tutto resta a livello molto teorico ed aleatorio.
Saluti.