DOPO L'AREA "MASSERIA", ANCHE L'AREA "CIMITERIALE" DEVE RESTARE AGRICOLA. ECCO IL DOCUMENTO CHE LO PROVA.

Eccoci ancora una volta tornare ad occuparci della villetta "fantasma" di Via Trinità nr 67  a Santena. Lo spunto nel rinverdire la vicenda, per evitare che cada nel dimenticatoio, in attesa del decisione sul suo abbattimento, mi è stato dato grazie ad uno spunto interessante. (segue.....)

Partiamo in ordine cronologico. Una persona sensibile al problema, una persona valida e competente con a cuore -nonostante tutte le vicende occorse- i problemi della sua città, ha fatto pervenire nella mia casella mail un documento importante. 

Un documento esplicativo e rappresentativo, che descrive e testimonia una vicenda che si protrae ormai da alcuni anni a Santena, con un empasse che solo il pronunciamento del T.A.R., nel mese di dicembre, può aiutare a superare, rendendo giustizia a tutta la città, e a quanti per costruire sono costretti a seguire una rigida e lunga burocrazia.

Non me ne voglia il sig. Capomolla Rocco, che non conosco e non mi permetto di giudicare. 

Il mio interessamento circa la sua vicenda nasce dal fatto che, se un'area è soggetta a vincolo nessuno e dico n-e-s-s-u-n-o vi può costruire. Non esistono deroghe, concessioni, spazi di manovra, nulla. L'area dove sorge la sua casetta, l'area dove sorge la sua tettoia-parcheggio, l'area dove sorge il monumentale cancello, l'area dove sorge tutta quella struttura è inedificabile e di conseguenza, tutte le opere realizzate sono da ritenersi ABUSIVE!

Anche perchè quello che mi chiedo io, ma immagino molti come me si saranno posti lo stesso interrogativo, è questo: - "Le utenze di luce, gas, riscaldamento, legate ai rifiuto, IMU e via dicendo, il sig Capomolla le paga?" 

Chiedo scusa se mi rispondo da solo, ma la risposta è realmente semplicistica : NO, di certo! come potrebbe mai pagare quelle utenze legate ad un'opera ABUSIVA?

E passiamo al contributo pervenuto, la rappresentazione grafica dell'art 36.1 del PRGC del Comune di Santena, ovvero l'articolo che individua e sancisce il vincolo di rispetto cimiteriale, l'area per intenderci ritenuta inedificabile:

Art. 36.1 PRGC- Vincolo di rispetto cimiteriale-

Dal disegno qui sopra è chiaramente identificabile il cimitero comunale, l'area delimitata dalla linea rossa.

E' altresì facilmente intuibile l'area definita non edificabile, l'area contraddistinta dai due cerchi di colore blu.

Come potrete intuire, esaminando la cartina la casetta in questione sorge al confine, ricadendovi per intero, con il primo cerchio blu.

Inoltre l'articolo in questione recita testualmente:

1-       Il PRGC individua il limite del vincolo cimiteriale vigente nonché la nuova area di rispetto così come modificata dall’art. 28 Legge 166/02, come risulta visualizzato dalla cartografia di progetto tav. P3a. Nell’area di rispetto cimiteriale non sono ammesse nuove costruzioni e trovano applicazione le disposizioni dell’art.28 Legge 166/02.

2-       Per gli edifici eventualmente esistenti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia con limitati aumenti di volumetria nella misura max. del 10%, così come disposto dall’art.28 legge 166/02.

3-       E’ consentita la realizzazione di parcheggi di parchi pubblici anche attrezzati, di attrezzature di servizio della struttura  cimiteriale e la permanenza delle colture agricole così come previsto dalle leggi vigenti di settore.

4-       Le aree comprese nella fascia di rispetto continuano a possedere le densità fondiarie o territoriali attribuite dal PRGC per le aree agricole. Il volume corrispondente non potrà essere realizzato in sito, ma dovrà essere  trasferito nelle aree esterne di pertinenza, prive di vincolo.

Questo è quello che era giusto riportare, per completezza d'informazione e per far comprendere a molti la vicenda. A voi le conclusioni